Holly ha in sé l’essenza dell’Amore

Agrifoglio messaggero d’Amore.

Questo è il mio tradizionale articolo, augurio e omaggio floreale per le festività natalizie che dedico a tutti i lettori. Mariella

L’Agrifoglio è la pianta che si regala a Natale come portatrice dell’Amore sulla Terra.

Nei rituali di certe culture precristiane tra le quali quelle Celtiche e Romane, l’agrifoglio si usava per il suo potere di difendere dal male, importante insieme al vischio nelle cerimonie druidiche, ricopriva un ruolo fondamentale nei saturnali dell’antica Roma.

“In Inghilterra si adornano le case con i suoi rami, ma solo fino alla dodicesima notte, in ricordo del rinnovamento che giunge dopo il giorno più buio del solstizio d’inverno e del ritorno della luce nel mondo.” (v. Fiori di Bach Forma e Funzione di Julian Barnard)

E’ un arbusto sempreverde che conserva le foglie tutto l‘anno racchiude l’idea di immortalità.

L’Agrifoglio cresce lentamente, ma con grande intensità, lo stesso si può dire dell’Amore, nei cuori che sono pronti ad accoglierlo, i fiori bianchi striati di rosa ripetono nel linguaggio dei colori un messaggio di amore e di pace, le spine più accentuate nella parte bassa della pianta, la difendono dagli animali che non possono mangiarla, il significato è di protezione e trasformazione che trasforma il pericolo e il male delle spine che feriscono nella energia guaritrice dell’Amore.

Holly Fiore di Bach nella versione in fiore e con le bacche

Nella Floriterapia del Dott. Bach con il fiore dell’agrifoglio viene preparato il rimedio chiamato “Holly” che stimola in noi la qualità positiva dell’Amore” quando in un certo momento della vita può venire a mancare.

Il Dott. Edward Bach dice di questo rimedio: “Holly ci protegge da tutto ciò che non è amore. Holly apre il cuore all’Amore Divino”.

Come riconoscere di aver bisogno dell’aiuto del rimedio:

Ci si sente ipersensibili e si percepiscono nelle parole, nei gesti e nelle azioni compiute dagli altri, l’intenzione di ferire non tanto fisicamente quanto emotivamente, si è sospettosi verso gli altri e così spesso la reazione è fare lo stesso a chi riteniamo responsabile di averci colpito. Si ha il timore di essere raggirati, si è diffidenti, si suppongono dietro qualsiasi cosa aspetti negativi.

Un turbinio di sentimenti forti travolge, scuote profondamente poiché ci si sentire avvelenati, a volte senza un concreto motivo. Si è spesso sulla difensiva e pronti ad attaccare.

“Io sono Holly, ti dono l’amore che apre ogni corteccia nella quale proteggi il tuo cuore”.

Queste sono le parole del Dott. Edward Bach che spiegano gli stati d’animo quando manca questa qualità positiva:

“Per chi, a volte, viene assalito da pensieri come la gelosia, l’invidia, la vendetta, il sospetto. Per le varie forme di risentimento. Queste persone possono soffrire molto nel proprio intimo e spesso senza che ci sia una causa reale della loro infelicità.”

“Holly apre ed espande il cuore che irradia Amore”.

“LA STORIA DELLA VITA E’ SEMPLICE COME QUESTO RACCONTO”

“Una ragazzina ha deciso di dipingere un quadro con una casa in tempo per il compleanno della madre. Nella sua mente il quadro è già finito; lei sa come attuarlo nel più piccolo dettaglio, resta soltanto di metterlo giù sulla carta. Prende la scatola con i colori, il pennello e lo straccio, e piena di …entusiasmo e felicità si mette al lavoro. Tutta la sua attenzione e interesse sono concentrati su ciò che fa, niente può distrarla dal lavoro in corso. Il quadro è finito in tempo per il compleanno.
Con grandissima abilità ha ritratto la sua idea della casa: è un’opera d’arte perché è tutta sua, ogni pennellata è fatta per amore verso sua madre; ogni finestra, ogni porta ritratta con la convinzione che doveva essere lì. Quand’anche possa sembrare una baracca, è comunque la più perfetta casa mai realizzata in un quadro; è un successo perché la piccola artista ha messo tutto il suo cuore e la sua anima, tutto il suo essere nel farlo.
Questa è salute; questo è successo e felicità e vero servizio: servendo per amore, in perfetta libertà, ognuno a modo suo. E così scendiamo in questo mondo, sapendo quale quadro dobbiamo dipingere, avendo già tracciato un piano del nostro passaggio nella vita, e tutto quello che ci resta da fare è di metterlo nella sua forma materiale. Andiamo avanti pieni di gioia e interesse, concentrando tutta la nostra attenzione nel perfezionare quel quadro, con grandissima abilità, traducendo i nostri pensieri ed obiettivi nella vita terrena in qualunque ambiente abbiamo scelto. Poi, se seguiamo dall’inizio alla fine i nostri veri ideali, i nostri veri desideri con tutta la forza che possediamo, non c’è fallimento: la nostra vita è stata un successo splendido, sano e felice.
La stessa storiella della giovane pittrice illustra come, se lo permettiamo, le difficoltà della vita possano interferire con questo successo, salute e felicità, e ci distolgano dal nostro scopo.
La ragazzina sta dipingendo indaffarata e felice quando arriva qualcuno e le dice: “Perché non mettere la finestra qui e la porta lì, e poi il sentiero del giardino dovrebbe andare così”. Il risultato nella giovane sarà di perdere totale interesse nel lavoro; può darsi che continuerà, ma ora sta mettendo giù sulla carta soltanto “idee altrui”, Può scocciarsi, diventare irritata, infelice o impaurita nel rifiutare questi suggerimenti o incominciare ad odiare il quadro e forse strapparlo: la reazione dipenderà dal carattere della ragazzina.
Il quadro finale potrebbe essere una casa riconoscibile, però sarà imperfetta e un fallimento perché è l’interpretazione dell’idea altrui e non quella della ragazzina. Non può servire come regalo di compleanno perché può darsi che non sarà completato in tempo e la madre dovrà aspettare tutto un altro anno per il suo regalo.
Questa è la malattia: la reazione all’interferenza; questo è fallimento e infelicità temporanea. Questo accade quando permettiamo ad altri di interferire con lo scopo della nostra vita e impiantare nella nostra mente dubbio, paura e indifferenza.

Tratto da “Libera te stesso ” di Edward Bach

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“Guarisci Te Stesso”

“Non è lo scopo di questo libro dimostrare che l’arte di curare sia inutile; sia lontano da ciò ogni mia intenzione. Ma spero umilmente che sarà una guida, per coloro che soffrono, nel cercare dentro di sé la reale origine delle loro malattie, in modo che essi stessi possano aiutare se stessi nel loro percorso di guarigione…

La ragione principale del fallimento della scienza medica moderna sta nel fatto che si occupa degli effetti e non delle cause. Per molti secoli la reale natura della malattia è stata mascherata dal materialismo; perciò la stessa malattia ha avuto modo di diffondersi, dal momento che non sono state attaccate le sue origini…

La malattia non sarà mai curata o eradicata usando questi metodi materialistici, per la semplice ragione che la malattia, alla sua origine, non è materiale…

Ciò che chiamiamo malattia è lo stadio terminale di un disordine molto più profondo, e per assicurare il successo completo della cura è ovvio che curare solo il risultato finale non sarà totalmente efficace, a meno di rimuovere la causa di base…

Le reali malattie primarie dell’uomo sono difetti come l’orgoglio, l’odio, l’egoismo, l’ignoranza, l’instabilità e l’avidità; ognuno di questi, ben considerando, è avverso all’Unità.
Sono questi difetti le reali malattie (usando la parola nell’accezione moderna) ed è il proseguire e persistere in questi – dopo che abbiamo raggiunto quello stadio di sviluppo che ci permette di capire che sono errati – che precipita il corpo nei risultati dannosi che conosciamo come malattia.
L’orgoglio è dovuto, in primis, alla mancanza di riconoscimento della piccolezza della personalità e della sua estrema dipendenza dall’Anima, e del fatto che tutti i successi non sono per merito della personalità, ma benedizioni elargite dalla nostra Divinità interiore; in secondo luogo, alla perdita del senso della proporzione, della propria piccolezza nello schema della Creazione. Poiché l’orgoglio invariabilmente rifiuta di inchinarsi con umiltà e rassegnazione alla Volontà del Grande Creatore, commette azioni contrarie a quella Volontà.
La crudeltà è una negazione dell’Unità del tutto e una mancata comprensione che qualsiasi azione contraria ad un altro è in opposizione all’insieme, dunque un’azione contro l’Unità. Nessun uomo farebbe del male contro coloro che gli sono cari e vicini. Per la legge dell’Unità dobbiamo crescere finchè non capiamo che ognuno, in quanto parte dell’Unità, ci deve divenire caro e vicino, fintanto che anche coloro che ci perseguitino ci suscitino solo sentimenti di amore e simpatia.
L’odio è l’opposto dell’Amore, il contrario della Legge della Creazione. E’ contrario all’intero schema Divino ed è una negazione del Creatore; porta solo ad azioni e a pensieri che sono avverse all’Unità e opposti a quelli dettati dall’Amore.
L’egoismo di nuovo è una negazione dell’Unità e del dovere che abbiamo verso i nostri fratelli di non anteporre i nostri interessi al bene dell’umanità e alla cura e protezione di coloro che ci stanno vicini.
L’ignoranza è il non apprendere, il rifiuto di vedere la Verità quando ce ne viene offerta
l’opportunità, e porta a molti atti sbagliati, come può succedere solo nell’oscurità; atti che non sono possibili quando la luce della verità e della Conoscenza è intorno a noi.
L’instabilità, l’indecisione e la debolezza dei propositi derivano dal rifiuto della personalità di essere governata dal Sé superiore, e ci portano a tradire gli altri, attraverso la nostra debolezza. Una tale condizione non sarebbe possibile se avessimo dentro di noi la conoscenza della Inconquistabile Invincibile Divinità che siamo in realtà Noi stessi.
L’avidità porta al desiderio di potere. E’ una negazione della libertà e dell’individualità di ogni anima. Invece di riconoscere che ognuno di noi è qui per sviluppare liberamente la sua strada secondo le indicazioni della sua sola anima, per accrescere la sua individualità, e per lavorare liberamente e senza ostacoli; la personalità avida desidera comandare, plasmare e dominare, usurpando il potere del Creatore.
Questi sono esempi di malattia reale, l’origine e la base di tutte le nostre sofferenze e disagi.
Ognuno di questi difetti, se persiste contro la voce del Sé Superiore, produce un conflitto che si rifletterà necessariamente sul corpo fisico, producendo il suo tipo specifico di malattia.
Possiamo adesso vedere come ogni tipo di malattia di cui possiamo soffrire ci guidi alla scoperta dell’errore che giace dietro ogni afflizione. Per esempio, l’orgoglio, che è arroganza e rigidità di mente, darà luogo a quelle malattie che producono rigidità e tensione nel corpo.
Il dolore è il risultato della crudeltà, in modo che il paziente impari attraverso la sofferenza personale a non infliggerla ad altri, sia da un punto di vista fisico che mentale.
Le conseguenze dell’odio sono la solitudine, un temperamento violento incontrollabile, crisi di nervi e condizioni di isteria.
Le malattie dell’introspezione – nevrosi, nevrastenia, e condizioni simili – che tolgono alla vita così tanta gioia – sono causate da eccessivo egoismo.
L’ignoranza e la mancanza di saggezza portano difficoltà nella vita di tutti i giorni, e se ci dovesse essere una persistenza nel rifiutare di vedere la verità quando ne viene data l’opportunità, allora le conseguenze naturali sono i disturbi della vista.
L’instabilità della mente porta nel corpo quegli stessi disordini che influenzano i movimenti e la coordinazione.
Il risultato dell’avidità e del dominio degli altri sono malattie che rendono l’uomo uno schiavo del suo corpo, con desideri e ambizioni frustrati dalla malattia.
Inoltre, la parte del corpo colpita non è a caso, ma in accordo alla legge di causa ed effetto, e di nuovo può farci da guida.
Per esempio, il cuore, la fonte della vita e quindi dell’amore, viene attaccato specialmente quando l’aspetto dell’amore verso l’umanità non viene sviluppato o viene mal usato.; una mano malata denota fallimento o errore in una azione; poiché il cervello è il centro di controllo, se questo è afflitto indica la mancanza di controllo nella personalità. E così via, secondo la regola. Siamo tutti pronti ad ammettere le molte conseguenze che seguono ad un accesso di ira, lo shock di un‘improvvisa brutta notizia; se tali banali cose possono influenzare il corpo, quanto più serio e radicato deve essere un profondo conflitto tra anima e corpo! Possiamo dunque meravigliarci che
questo dia luogo alle malattie che oggi ci affliggono?
E tuttavia non c’è motivo di disperare. La prevenzione e la cura della malattia possono essere trovate scoprendo gli errori dentro di noi ed eradicandoli con il comportamento corretto della virtù che li distruggerà; non combattendo l’errore , ma sommergendolo da un tale flusso della virtù contraria ad esso che questo sarà spazzato via dalla nostra natura.”

tratto da “Guarisci te stesso” di Edward Bach, 1931

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“Siamo raggi dello stesso sole”

«Il Creatore di ogni cosa è Amore e tutto ciò di cui siamo consapevoli è, nel suo infinito numero di forme, sempre una manifestazione di quell’Amore, sia che si tratti di un pianeta o di un ciottolo, di una stella o di una goccia di rugiada, dell’uomo o della più umile forma di vita. Possiamo averne una vaga idea se pensiamo al nostro Creatore come a un grande sole che emana bontà e amore e dal cui centro si irradia, in ogni direzione, un infinito numero di raggi.

Alle estremità di quei raggi, noi e con noi tutto ciò che percepiamo, siamo particelle emesse per acquisire esperienza e conoscenza, che devono poi tornare al grande centro. La separazione è impossibile, perché appena un raggio si stacca dalla sua fonte di luce cessa di esistere.

In questo modo possiamo comprendere la loro interdipendenza: anche se ogni raggio può avere la sua individualità, tuttavia è parte del grande Potere creativo centrale. Così qualunque azione contro se stessi o contro altri colpisce il Tutto, perché l’imperfezione che causiamo a una parte si riflette sull’insieme e ogni parte dell’insieme deve alla fine diventare perfetta»

Dott. Edward Bach

Tratto da: “The Original Writings Of Edward Bach”

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Come vincere un’emozione negativa?

Il Dr. Bach affermava che il rimedio floreale stimola e nutre la qualità positiva opposta a quella negativa prevalente in quel momento.

La promessa del devoto poesia di Yogananda che rende perfettamente l’idea di quanto affermava il Dr. Bach: “Vincerò l’orgoglio con l’umiltà, l’odio con l’amore, l’agitazione con la calma, l’egoismo con la generosità, il male con il bene, l’ignoranza con la conoscenza, e l’inquietudine con la pace che nasce dalla profonda meditazione.”

Questo non significa combattere uno stato d’animo negativo, altrimenti si finisce con il rafforzarlo, bisogna solo concentrarsi sulla qualità positiva opposta, semplicemente per nutrirla e darle forza, in modo da prevalere su quella negativa.

Ma come ha fatto il Dottore ad associare lo stato d’animo negativo ad un preciso fiore?

Molti ormai conoscono la Dottrina delle Segnature, la quale afferma che la natura ci sottopone chiaramente nella forma del cibo il rimedio naturale per un determinato organo o apparato.

Per i fiori di Bach il discorso è il medesimo, ma invece che la forma, il Dottore ha osservato il comportamento della pianta, per alcune è davvero semplice, per altre ci vuole un’osservazione più sottile, scelgo di solito questo fiore, perché il suo comportamento è estremamente chiaro:

Impatiens (Balsamina) è una pianta impetuosa e scattante, che al minimo stimolo proietta violentemente i suoi semi anche a diversi metri di distanza, e per questo è indicata per i soggetti impazienti e frettolosi.          video https://www.youtube.com/watch?v=eChKjQgEv5c

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Descrizione del Dott. Bach del rimedio: “Per coloro che sono veloci nel pensiero e nell’azione e che desiderano che tutto sia fatto senza esitazione né ritardo. Quando sono malati hanno fretta di guarire al più presto. Per loro è molto difficile essere pazienti con le persone lente perché ritengono che ciò sia sbagliato e una perdita di tempo e le sollecitano costantemente. Spesso preferiscono lavorare e pensare da soli, per poter fare le cose seguendo i propri ritmi.

Riflessione: Significato di Negativa “Che esprime un’opposizione o un rifiuto nei confronti di una domanda o di una richiesta” associato alla parola Emozione, sembra quasi che si manifesti per negare una richiesta emotiva… forse dovremmo chiederci cosa rifiutiamo a noi stessi.

Tratto da: Seminari Corpo-Mente 2017-2018 – 3° incontro “La manifestazione: l’espressione di sé nel mondo” – Floriterapia di Bach: La Solitudine nelle varie forme

Mariella Pasquale BFRP

Il medico del futuro

…Perciò, il medico del futuro avrà due grandi scopi. Il primo sarà assistere il paziente nella conoscenza di se stesso e indicargli gli errori fondamentali che sta compiendo, le deficienze nel suo carattere alle quali dovrebbe porre rimedio, e gli errori nella sua natura che dovrebbero essere eradicati e rimpiazzati dalle virtù corrispondenti. Un tale medico dovrà essere un grande studioso delle leggi che governano l’umanità e della natura umana, in modo da poter riconoscere, in coloro che vengono da lui, quegli elementi che stanno causando un conflitto tra l’Anima e la personalità.
Deve essere in grado di consigliare chi soffre come meglio riconquistare l’armonia, quali sono le azioni contro l’Unità che deve cessare, e le virtù da coltivare necessarie ad eliminare i difetti…
…Il secondo compito del medico sarà amministrare rimedi che aiuteranno il corpo fisico ad acquistare forza e assistere la mente nel mantenersi calma, ampliare le sue vedute e impegnarsi verso la perfezione, portando così pace e armonia all’intera personalità…

Dott. Edward Bach

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“La mente è la parte più delicata e sensibile del corpo”

“Questo sistema di guarigione, che ci è stato rivelato in maniera divina, mostra che le nostre paure, le nostre preoccupazioni, le nostre ansie e simili aprono la porta all’invasione della patologia. Perciò, trattando le nostre paure, le nostre preoccupazioni, le nostre inquietudini e via dicendo, non solo ci liberiamo della malattia, ma le Piante donate dalla Grazia del Creatore di tutte le cose, in aggiunta alla scomparsa delle paure e delle inquietudini ci lasciano felici e migliori.

C’è poco da aggiungere perchè una mente intelligente avrà tutto chiaro. Basteranno tanti uomini dalla mente intelligente, non condizionata dalle tendenze scientifiche, a diffondere l’uso di questi doni di Dio per il sollievo e la guarigione del prossimo.
Nel trattare i casi con questi rimedi non si tiene conto della natura della malattia. Si cura l’individuo e quando questo migliora la malattia scompare messa in fuga da una crescente vitalità.
Poiché la mente è la parte più delicata e sensibile del corpo, essa mostra il decorso della malattia con molta più precisione del corpo, perciò lo stato della mente è il più adatto ad indirizzarci verso il rimedio o i rimedi necessari.”
Edward Bach
da “Guarisci te stesso”
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Il concetto di malattia del Dott. Bach

Riporto fedelmente le parole del Dott. Bach, senza nulla aggiungere, perché credo che le sue parole siano estremamente chiare. Mariella

«La malattia è essenzialmente il risultato di un conflitto tra l’anima e la mente»

“…Sino a che le nostre Anime e le nostre personalità sono in accordo viviamo in gioia e in pace, godiamo di felicità e salute. Quando invece la nostra personalità deraglia dal cammino predisposto dell’Anima, per colpa delle tentazioni mondane o perché subiamo la suggestione dagli altri, prende origine un conflitto. Questo conflitto è la radice di ogni male e infelicità. ”

“La malattia non è una punizione in sé ma uno strumento di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri errori, per evitarci errori più gravi, per impedirci di suscitare maggiori ombre, e per ricondurci sulla via della verità e della luce”.

“Dunque dietro le malattie ci sono le nostre paure, le nostre ansie, la nostra avidità, i nostri desideri insoddisfatti e le nostre frustrazioni. Bisogna attivare la volontà di scoprire quale difetto particolare è causa di questo conflitto, scovarlo e curarlo, con la sua guarigione se ne andrà anche la malattia che ci affligge.”

“Tutto quello che dobbiamo fare è conservare la nostra personalità, vivere la nostra vera vita, essere capitano della vera nave. E tutto andrà bene.”

“I Fiori hanno l’effetto di un bel pezzo di musica o di altre cose meravigliose che hanno il potere di ispirarci, possono rinforzare le nostre energie e avvicinarci alla nostra Anima. Grazie a ciò ci sentiamo rilassati e liberati dalla nostra sofferenza. I rimedi non guariscono attaccando direttamente la malattia, ma inondano il nostro corpo con le vibrazioni del nostro Io più profondo alla cui presenza le malattie si sciolgono come neve al sole.”

Dott. Edward Bach – The original writings

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Genitori & Figli – Dott. E. Bach

La mancanza di individualità (cioè, permettere che nella personalità ci siano delle interferenze che le impediscono di conformarsi alle esigenze dell’Io Superiore) è un fatto di grande importanza nell’insorgere della malattia. Poiché ciò avviene spesso nei primi anni della nostravita, è opportuno considerare il vero rapporto esistente fra genitore e figlio.

Il compito dei genitori consiste fondamentalmente nel privilegio, di permettere a un’anima di entrare in contatto con questo mondo al fine di compiere la sua evoluzione. L’atteggiamento dei genitori dovrebbe consistere essenzialmente nel dare al nuovo venuto il più completo orientamento spirituale, psicologico e fisico, senza mai dimenticare che quel piccolo essere è un’anima individuale venut sulla terra per acquisisre una sua esperirenza personale nonché una sua consapevolezza, secondo i dettami del suo Io Superiore. Pertanto dovrebbe lasciargli tutta la libertà che gli occorre per potersi evolvere senza ostacoli.

Il compito dei genitori è un servizio divino che va assunto con lo stesso impegno, se non maggiore, di ogni altra missione a cui si dovesse essere chiamati. Essendo un compito che richiede sacrificio, occorre tenere presente che non si deve mai esigere nulla in cambio dal figlio, poiché l’unico obiettivo è quello di dare, e dare amore, tenera protezione e appoggio, finché l’anima non prenderà sotto la guida la giovane personalità.

Fin dai primi anni si insegneranno al bambino l’indipendenza, l’individualità e la libertà e lo si incoraggerà il più possibile a pensare e ad agire da solo.. Ogni controllo paterno dovrà essere poi abbandonato progressivamente, man mano che si svilupperà nel figlio la capacità di autogestirsi. In seguito nessuna soggezione né falsa idea di dovere nei confronti dei genitori dovranno ostacolare i dettami della sua anima.

I genitori devono guardarsi particolarmente da qualsiasi tentazione di plasmare la giovane personalità secondo le proprie idee e i propri desideri; devono trattenersi dall’esercitare qualunque forma di autorità inopportuna… In questo modo, ogni bambino potrà assorbire la conoscenza a modo suo e scegliere, istintivamente, tutto ciò che gli sarà necessario per la sua realizzazione.

Tratto da: Guarisci te stesso di Edward Bach

Family parents and children, secure and protecting home concept