“La vera conoscenza, 21 maggio 1936”

Tutta la vera conoscenza viene solo dall’interno di noi stessi, in silenziosa comunicazione con la nostra Anima.

Dottrine e civilizzazioni ci hanno derubato del silenzio, ci hanno derubato della conoscenza che noi riconosciamo tutta in noi stessi.

Siamo stati portati a credere che il nostro sé spirituale sia diventato sommerso…

Abbiamo così tanto bisogno di tornare alla conoscenza poiché in noi stessi giace tutta la verità.

Ricordarsi che non abbiamo bisogno di cercare alcun consiglio, nessun insegnamento se non dall’interno.

Edward Bach

Ascolta i tuoi silenzi, loro ti parlano…

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Floriterapia – La pace dei pensieri

Pensieri ripetitivi… chi ha vissuto questo stato emotivo, sa quanto possono arrivare ad essere debilitanti, sentirsi letteralmente “inseguito” da pensieri continui e dei quali non ci si riesce a liberare, nemmeno sforzandosi di distrarsi in mille modi, è davvero sgradevole.

Mancanza di presenza, mancanza di concentrazione e di attenzione verso chi ci sta vicino, è come se si fosse assenti, in alcuni casi sembra che non si riesca nemmeno a memorizzare una cosa banale, ci si dimentica con una facilità estrema, ma solo perché la mente è affollata da questi pensieri, spesso è uno stesso pensiero ripetitivo e che non si riesce a scacciare. Si vorrebbe fermare la mente, tale è il disagio che si prova.

Può accadere di non riuscire ad addormentarsi subito, ma di tardare in questo proprio a causa di questi pensieri continui che assillano e non fanno trovare la pace mentale.

Ecco che la floriterapia viene in nostro aiuto con il rimedio di Bach “White Chestnut” ovvero l’Ippocastano, che sfruttando le qualità scoperte dal Dott. Bach, riporta in equilibrio in modo naturale, questo stato negativo.

Descrizione originale: White Chestnut

Io sono White Chestnut e ti dono

“La tranquillità mentale e la pace dei propri pensieri.”

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Il tempo della dipendenza affettiva…

Qualche giorno fa mi è capitato di parlare con una persona a me cara, della dipendenza affettiva, del bisogno vitale dell’altro, della ricerca della nostra “metà” nella quale ci fondiamo, perdendo noi stessi, la nostra identità…

Da tempo rifletto e osservo questo funzionamento, nei piccoli ambiti intorno a me e in maniera più estesa guardando ciò che accade nella nostra società, nella quale ormai quasi con cadenza giornaliera ci arrivano notizie di donne uccise o deturpate dall’uomo che hanno deciso di lasciare. Ma possiamo anche riflettere sui rapporti genitore-figlio che possono essere simbiotici tanto da arrivare alla dipendenza.

Ognuno potrà fare le sue riflessioni in merito, anche io ho fattole mie.

Quando non hai una precisa identità, che non è quella che è scritta sui nostri documenti, ma è molto di più, molto più profonda, è ciò che sei come individuo, ciò che sei nel mondo, non il ruolo che assumi. Siamo figli, lavoratori, genitori, e ci dobbiamo comportare come ci si aspetta da un figlio, un lavoratore, un genitore… dimenticandoci completamente di essere persone.

La mancanza di individualità non fa che aumentare le ansie e le paure, come può abbassare l’autostima, o farci vivere nella frustrazione.

Se io mi identifico nel mio lavoro, nel momento in cui questo dovesse venire a mancare, io perderei la mia identità, non sarei più “niente”, lo stesso vale per un marito o una moglie, fidanzato o fidanzata, etc. nel momento in cui perdo quel ruolo, anche la mia vita perde il senso, così spesso vivo nel timore costante di perdere ciò che da un senso ai miei momenti.

Probabilmente dopo l’era del materialismo, viviamo questa della dipendenza, c’è differenza nelle emozioni che proviamo? Probabilmente no, forse è solo il tipo di vita che la società ci impone non è a misura d’uomo, e quindi anche le reazioni non lo sono…

Entrando nell’argomento Fiori di Bach, molto spesso in rete si trova la “Dipendenza” di qualsiasi tipo essa sia, associata al fiore Agrimony, niente di più impreciso, per utilizzare in modo corretto i rimedi floreali del Dott. Bach, e per corretto intendo seguire le indicazioni da lui lasciate per l’utilizzo del metodo, dobbiamo osservare le reazioni, come reagisco in questa situazione? Quali stati d’animo negativi vivo?

Mariella

 

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